Si tratta di tre bambine apolidi che vivono insieme ai genitori nell’insediamento rom di Scampia e che presentano problemi di salute (ipoacusia, celiachia, soffio al cuore). Per poter fornire loro tutela legale in senso ampio è necessario innanzitutto chiarire la posizione giuridica dei genitori. Consultato il Consolato Serbo, a Roma, probabilmente entrambi i genitori risultano cittadini serbi, tuttavia data l’esistenza di casi di omonimie, occorrono dati certi sul luogo di nascita (non ancora chiarito per il padre) e i nomi dei genitori per poter procedere correttamente alla loro individuazione. Trattandosi di persone giunte in Italia da piccolissimi, con genitori deceduti o con cui non hanno più contatti, risulta particolarmente problematico poter reperire informazioni certe.
Attualmente dai riscontri dell’ambasciata emerge che la sola madre delle tre bambine risulta cittadina serba, dunque sarà necessario recarsi all’ambasciata per fare richiesta di passaporto e successivamente richiedere il permesso il soggiorno. Mentre il padre non risulta cittadino serbo e si procederà per la richiesta del riconoscimento dello status di apolide.