Team clinico-legale
Avvocato: Luigi Migliaccio
Studenti: Gaia Montagna, Alessia Chiaiese, Emanuela Ippolito, Maria Lourdes De mizio, Alessandra D’elia, Anastasia Riabushko
Storia
Anita, giovane donna rom, nasce in una famiglia della comunità rom serba-ortodossa, una realtà culturalmente ricca ma segnata da marginalizzazione e discriminazione. La sua infanzia è stata caratterizzata da difficoltà economiche, precarietà e mancanza di riconoscimento sociale, che hanno condizionato il suo senso di appartenenza e le sue aspirazioni. Con la maggiore età, Anita si è confrontata con l’apolidia, condizione che l’ha esposta a discriminazioni e problemi legali, nonostante i ripetuti tentativi di ottenere documenti ufficiali. Nel 2022 si è rivolta alla Clinica legale del Dipartimento di Giurisprudenza per chiedere supporto. Qui ha trovato ascolto e sostegno legale ed ha iniziato un percorso di raccolta documentale e analisi delle leggi sulla cittadinanza nei Paesi della ex Jugoslavia. Dopo un lungo iter, nel 2023 il Tribunale di Napoli ha riconosciuto ufficialmente il suo status di apolide concedendole un permesso di soggiorno di cinque anni, segnando un importante passo verso la stabilità legale.
Contesto
Il riconoscimento dello status di apolide ha aperto a Anita nuove opportunità di integrazione e partecipazione sociale. La sua esperienza è diventata un esempio di speranza per altri membri della comunità rom. Anita si è impegnata a condividere la sua storia, incoraggiando altri a cercare aiuto. Con il permesso di soggiorno, ora punta a ottenere la cittadinanza, per realizzare pienamente il suo desiderio di appartenenza civica e sicurezza. La sua storia è un simbolo di resilienza e lotta per i diritti e la dignità.
Azioni Intraprese
Il primo incontro con il team della Clinica è stato un momento carico di emozioni. Anita ha avuto l’opportunità di raccontare la propria storia, condividendo le sofferenze e le difficoltà quotidiane legate alla sua condizione di apolide. L’ascolto attento ed empatico da parte del team ha rappresentato per lei una forma di liberazione: finalmente qualcuno le credeva e riconosceva la sua lotta. La raccolta della documentazione necessaria si è rivelata un compito complesso ma ogni piccolo passo avanti le ha infuso speranza e determinazione. Milena è stata costantemente sostenuta dall’avvocato e dai borsisti della Clinica, che hanno inoltrato istanze ai diversi enti competenti, affrontando lunghi periodi di attesa carichi di tensione e aspettative. Sin dalle prime verifiche, è emerso che la madre di Anita risultasse essere cittadina serba. Nel caso di Anita, tuttavia, la situazione è stata più complicata: a seguito del contatto con la rappresentanza consolare serba a Roma, è stato accertato che la ragazza non fosse cittadina serba e non potesse essere registrata come tale, poiché decorso il termine di 23 anni previsto per la registrazione tardiva, ai sensi degli articoli 9 e 10 della Legge sulla cittadinanza della Repubblica di Serbia (versione consolidata del 2018). Non potendo acquisire la cittadinanza italiana per assenza dei requisiti stabiliti dagli articoli 2 e 4, comma 2, della Legge n. 91/1992, in data 28 settembre 2022 è stato depositato il ricorso per l’accertamento dello status di apolide. A seguito dell’udienza del 22 maggio 2023, la XIII Sezione Civile del Tribunale di Napoli ha accolto integralmente il ricorso con provvedimento emesso il 25 giugno 2023. A partire da tale decisione, Anita ha avuto diritto al rilascio di un permesso di soggiorno, la cui richiesta è stata presentata il 20 settembre 2023 e sarà completata il 25 ottobre 2023, data in cui ha ottenuto anche un titolo di viaggio, subordinato al ritiro del permesso. Tra cinque anni, Anita potrà finalmente acquisire la cittadinanza italiana.
Il permesso di soggiorno di Anita è stato ritirato in data 8 febbraio 2024