Il caso di Felix

Team clinico-legale

Avvocato: Francesco Romanelli

Tutor: Dott.ssa De Martino Veronica

Studenti: Favour Ekhosuehi, Francesco Gengaro e Anna Maria Guerriero

Storia

Felix è arrivato in Italia il 20 aprile 2023 con un regolare visto d’ingresso per lavoro subordinato. Tuttavia, una volta giunto sul territorio italiano, ha scoperto che il lavoro che gli era stato promesso prima della partenza in realtà non esisteva. Si è quindi trovato costretto a cercare un’occupazione alternativa e ha iniziato a lavorare presso un’altra persona, con un contratto di lavoro solo parzialmente regolare: sebbene non completamente in regola, Felix ha comunque provveduto personalmente al pagamento delle imposte dovute. Con il passare del tempo, però, le spese da sostenere in Italia sono diventate sempre più onerose, spingendolo a cercare una soluzione per regolarizzare la propria posizione. Ha così deciso di avviare la procedura per ottenere un permesso di soggiorno per motivi lavorativi. Tuttavia, al momento della convocazione in Questura, il datore di lavoro non si è presentato, dal momento che il contratto con lui era stato nel frattempo rescisso.

Contesto

Felix è originario di un Paese extraeuropeo caratterizzato da condizioni economiche difficili e scarse opportunità di impiego stabile. In cerca di un futuro migliore, ha aderito a una proposta di reclutamento per lavoro subordinato in Italia, convinto da intermediari che gli avevano garantito un’occupazione sicura e regolare. Questo percorso si inserisce in un fenomeno più ampio che coinvolge numerosi lavoratori stranieri attratti da promesse di lavoro in Europa, spesso vittime di disinformazione o pratiche poco trasparenti. Questa situazione di vulnerabilità economica e giuridica ha influito profondamente sulla sua permanenza in Italia, rendendo urgente la necessità di regolarizzare la sua posizione.

Azioni intraprese

Al suo arrivo, a Felix è stata fornita un’ampia consulenza in merito ai suoi diritti e al percorso legale che aveva già intrapreso. Dopo essere stato rassicurato e reso pienamente consapevole della propria situazione giuridica, gli è stato confermato che è attualmente assistito da un avvocato e che la sua posizione è al momento all’esame del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), davanti al quale è pendente il relativo procedimento.