Il caso di Jimmy

Team clinico-legale

Avvocato: Luigi Migliaccio

Studenti: Renato Ianniello, Alessia Chiaiese, Gaia Montagna, Emanuela Ippolito, Veronica De Martino, Maria Lourdes De mizio, Alessandra D’Elia, Ilaria Riccardo, Carmen Rivetti, Anna Chiara Carmellino

Storia

Jimmy è nato a Kanjiža il 05/05/1986 ed è stato riconosciuto solo dalla madre Vera, deceduta in Italia. È arrivato in Italia a 5 anni. Ha frequentato la scuola elementare a Teano (CE). Non ha più contatti con il padre che vive in Serbia. Dopo aver vissuto nell’insediamento di Teverola, attualmente abita nel campo Rom di Scampia con la compagna Vaiana e le loro tre figlie. Ha precedenti penali, che non hanno ostacolato la sua richiesta di accertamento dello status di apolide. È stato rilevato inoltre che è presente nella piattaforma EURODAC, segno che ha avanzato domanda di protezione internazionale in passato.

Contesto

Jimmy e la famiglia vivono in una roulotte nell’insediamento Rom di Scampia, in condizioni di grave degrado igienico-sanitario: spazzatura, fango, scarsità di servizi igienici, acqua potabile precaria, assenza di elettricità stabile, rischio di incendi e diffusione di malattie. Le condizioni ambientali incidono negativamente sulla qualità della vita e sull’integrazione sociale, accentuando la marginalità. Le figlie di Jimmy e Vaiana hanno problemi di salute: ipoacusia e celiachia, aggravando la vulnerabilità della famiglia.

Azioni Intraprese

Jimmy si è rivolto alla Clinica Legale dell’Università Federico II nell’ottobre 2022. Esclusa la possibilità di ottenere la cittadinanza italiana per mancanza di documenti (art. 4, co.2, L.91/92), la clinica ha verificato la cittadinanza serba. Il 03/01/2024 l’Ambasciata serba ha confermato che non risulta iscritto nei registri anagrafici serbi. È stato quindi redatto un ricorso per l’ottenimento di un permesso di soggiorno per apolidia e un’istanza cautelare ex art 700c.p.c. per il rilascio di un permesso di soggiorno per attesa apolidia, a tutela di Jimmy, in attesa della decisione.