Team clinico-legale
Avvocato: Luigi Migliaccio
Studenti: Alessia Chiaiese, Maria Lourdes De mizio, Alessandra D’Elia, Emanuela Ippolito
Storia
Carlo è nato a Catania ed ha vissuto tutta la vita in Italia, principalmente a Scampia. È padre di due figli: Misel (nato nel 2015 ad Aversa), che presenta una situazione complessa perché l’atto di nascita lo dichiara erroneamente serbo ma è a rischio apolidia, in quanto nato in Italia, privo di passaporto individuale e riconosciuto solo dal padre apolide de facto; Leonora (5 anni), riconosciuta solo dalla madre rumena, non dal padre Carlo, che era in stato di detenzione al momento della nascita. Carlo non ha mai posseduto un documento d’identità personale; i suoi genitori avevano un passaporto della ex Jugoslavia e carta d’identità scaduti. Pur avendo completato la terza media, Carlo fatica a trovare lavoro stabile e svolge lavori occasionali come imbianchino. Ha inoltre un obbligo di firma che complica la sua situazione legale.
Contesto
Carlo e la sua famiglia vivono nell’insediamento Rom di Scampia, in condizioni di grave degrado igienico-sanitario: assenza di servizi igienici adeguati, gestione rifiuti inefficace, accesso precario ad acqua potabile ed energia elettrica. L’area è a rischio incendi e diffusione di malattie. Queste condizioni degradate influenzano negativamente sulla qualità della vita e sulle opportunità di integrazione sociale, mantenendo la famiglia in una condizione di marginalità cronica.
Azioni intraprese
Tramite la cugina Milena, Carlo è entrato in contatto con la Clinica Legale. A seguito delle verifiche effettuate, è emerso che Carlo non ha mai posseduto un documento di identità personale. Sebbene abbia dei precedenti penali, questi non risultano ostativi alla sua richiesta di riconoscimento dello status di apolide. Tale possibilità rappresenta per lui non solo l’esercizio di un diritto, ma anche un’opportunità fondamentale per garantire un futuro migliore ai suoi figli. In considerazione di ciò, è stato redatto un ricorso – nel quale figura come ricorrente anche il figlio Misel – per l’ottenimento di un permesso di soggiorno per apolidia, nonché un’istanza cautelare finalizzata al rilascio di un permesso di soggiorno per attesa apolidia, in modo da assicurare a Carlo una tutela provvisoria in attesa della decisione definitiva. Il ricorso è stato depositato in data 27 febbraio 2024 e contiene la richiesta di riconoscimento dello status di apolide per Carlo, nonché la richiesta di cittadinanza italiana per il figlio nato in Italia, ai sensi dell’art. 1, comma 1, lettera b) della Legge n. 91/1992. Il giorno successivo, il 28 febbraio, tramite PEC è stato comunicato il nome del giudice assegnato alla trattazione della causa.